Storia della Bagna Caoda
Vi ricordiamo il nostro appuntamento la sera del 15 Novembre e vi aspettiamo in Sacrestia per le prenotazioni. Nel frattempo, ecco un po’ di storia sulla Bagna Caoda.
I primi documenti che parlano di questo piatto risalgono al Medioevo, quando sulle coste della bassa Provenza si preparava l’ ”anchoiade”, una salsa provenzale a crudo pestata, a base di acciughe, aglio, olio e aceto, di sapore forte e deciso, accompagnata da verdure crude.
I mercanti astigiani, andando alla ricerca di sale e acciughe alle foci del Rodano, importarono attraverso la famosa via del sale questo piatto, che si trasformò in una salsa calda, accompagnata da verdure cotte e crude.
La leggenda vuole che le acciughe venissero usate per coprire i barili di sale, un espediente per non pagare i dazi doganali, altissimi su questo prodotto e più bassi sul pesce. L’uso delle acciughe si diffuse in molte pietanze piemontesi, grazie a una categoria di venditori esclusiva, gli ancioè, montanari della Val Maira, che nella brutta stagione andavano di porta in porta a vendere il pesce anche in piccole quantità.