“Natale e il canto degli angeli”
Dal libro del profeta Isaia
Is 62,11-12
Ecco ciò che il Signore fa sentire
all’estremità della terra:
«Dite alla figlia di Sion:
Ecco, arriva il tuo salvatore;
ecco, egli ha con sé il premio
e la sua ricompensa lo precede.
Li chiameranno Popolo santo,
Redenti del Signore.
E tu sarai chiamata Ricercata,
Città non abbandonata».
Dalla lettera di san Paolo apostolo a Tito
Tt 3,4-7
Figlio mio,
quando apparvero la bontà di Dio, salvatore nostro,
e il suo amore per gli uomini,
egli ci ha salvati,
non per opere giuste da noi compiute,
ma per la sua misericordia,
con un’acqua che rigenera e rinnova nello Spirito Santo,
che Dio ha effuso su di noi in abbondanza
per mezzo di Gesù Cristo, salvatore nostro,
affinché, giustificati per la sua grazia,
diventassimo, nella speranza, eredi della vita eterna.
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 2,1-14
In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra. Questo primo censimento fu fatto quando Quirinio era governatore della Siria. Tutti andavano a farsi censire, ciascuno nella propria città. Anche Giuseppe, dalla Galilea, dalla città di Nàzaret, salì in Giudea alla città di Davide chiamata Betlemme: egli apparteneva infatti alla casa e alla famiglia di Davide. Doveva farsi censire insieme a Maria, sua sposa, che era incinta.
Mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiatoia, perché per loro non c’era posto nell’alloggio.
C’erano in quella regione alcuni pastori che, pernottando all’aperto, vegliavano tutta la notte facendo la guardia al loro gregge. Un angelo del Signore si presentò a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da grande timore, ma l’angelo disse loro: «Non temete: ecco, vi annuncio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore. Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, adagiato in una mangiatoia».
E subito apparve con l’angelo una moltitudine dell’esercito celeste, che lodava Dio e diceva: «Gloria a Dio nel più alto dei cieli e sulla terra pace agli uomini, che egli ama».
Il Vangelo ci racconta che i pastori furono svegliati dal canto degli angeli. Gli angeli hanno avuto un ruolo importante la notte di Natale, sono stati loro a dare l’annuncio, a raccontare le cose belle che avevano visto. Sono stati loro a cantare la Gloria di Dio. Che cosa vuol dire gloria a Dio, che cos’è che dà gloria a Dio, che cosa fa piacere a Dio? A Betlemme ci sono almeno quattro cose che danno gloria a Dio, che piacciono a Dio:
– c’è un bimbo appena nato e i bimbi sono la speranza nel futuro. Chi mette al mondo un figlio crede che ci sia un futuro per l’uomo, ha speranza, chi non vuole figli al contrario si nega un domani.
– c’è una coppia che si ama, e Dio è contento quando vede qualcuno che crede nell’amore e lo difende, perché l’amore è una sfida perenne e vincente contro il male, la solitudine, la disperazione e la pazzia.
– poi ci sono dei poveri che aiutano altri poveri e hanno rispetto di loro e della loro povertà, e quando le persone si aiutano a vicenda nelle loro difficoltà, Dio è contento.
– e infine una stella, le stelle sono profondità, spazio, fantasia e sogno, e anche di questo abbiamo bisogno per vivere.
Amore, speranza, solidarietà, bellezza: questo cantavano gli angeli nella notte sulla città addormentata e per fortuna qualcuno li ha sentiti, ha capito le loro parole e non se ne è più dimenticato. Perché di queste cose noi ne abbiamo bisogno come e più del pane, abbiamo bisogno del canto degli angeli, che gli angeli ci ricordino sempre quali sono i valori del nostro esistere su questa terra.
Perché il motore vero della storia, la grande energia che spinge avanti l’uomo nel suo cammino è la nostra interiorità, la nostra dimensione umana. Se perdiamo la nostra umanità, se mortifichiamo la vita, l’amore, la tenerezza, se neghiamo il sogno e l’utopia, se non facciamo spazio alla pietà ed alla misericordia, noi perdiamo la Gloria di Dio, la parte migliore di noi stessi, ciò che ci distingue dalle bestie.
Ringraziamo gli angeli e chiediamo loro per favore di cantare un po’ più forte, perché la loro voce possa essere udita anche dal nostro mondo addormentato.
Un bambino è nato per noi, un figlio ci è stato donato.
Rispondiamo insieme: ascoltaci, Signore.
Ti preghiamo, Signore, per tutti gli uomini figli del bene, per gli uomini di buona volontà. Fa che possano essere nel mondo portatori della Tua parola, e segno della Tua bontà. Noi ti preghiamo.
Ti preghiamo per i ministri di culto di tutte le religioni, perché siano uomini di pace, perché aiutino i loro fedeli a maturare la coscienza di una fraternità universale, dove tutti gli uomini sono figli dell’unico Dio. Noi ti preghiamo.
Ti preghiamo perché ci sia più giustizia su questa terra, perché non sia solo e sempre il denaro a farla da padrone, e che la tua immagine sia rispettata nei poveri. Noi ti preghiamo.
Ti preghiamo per la Chiesa cattolica, perché possa presentarsi al giudizio dei popoli con le mani pulite, e riconosca nel Vangelo di Cristo la sua unica verità. Noi ti preghiamo.
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Signore Gesù, tu hai conosciuto tra noi l’asprezza del rifiuto, l’ostilità dei potenti e hai subito violenza e morte. Dona alla Tua Chiesa lo sguardo acuto e penetrante dei Tuoi profeti e fa che sappia esserTi fedele anche sulla via delle Croce.