Nulla di nuovo sotto il sole
Da giugno nella nostra chiesa ritornano in funzione gli Ordini Minori come era in passato: Ostiariato, Esorcistato, Accolitato e Lettorato. Cominciamo dall’ultimo, il Lettorato, che è stato sempre considerato il più importante in quanto grave era la responsabilità di annunciare la Parola di Dio. I Lettori dovevano essere persone di specchiata moralità e di fede adamantina, abili nella lettura e ben preparati e, dovendo apparire in pubblico, era necessario che i loro abiti fossero decorosi e adatti all’occasione.
L’accolito doveva occuparsi degli arredi liturgici e in particolare dell’altare, che nulla mancasse alle celebrazioni liturgiche. All’occorrenza doveva anche porgere al celebrante il calice, il vino, l’acqua eccetera, e anche lui doveva essere di moralità ineccepibile, di presenza discreta e non doveva essere astemio, perché tra i suoi doveri era anche assaggiare il vino, per assicurarsi che non fosse inacidito.
L’Ostiario era invece colui che aveva le responsabilità dell’edificio chiesa. Doveva aprire e chiudere le porte al momento opportuno, provvedere ad accendere le luci e suonare le campane, e infine accogliere i fedeli ed eventualmente accompagnarli all’interno della chiesa fino ai banchi, con grazia e gentilezza. Spesso l’Ostiario era la prima persona incontrata da chi entrava in chiesa, per cui era importante il tratto cortese e l’aspetto benevolo. La sua affidabilità doveva essere assoluta, così come la puntualità e la devozione.
L’Esorcista era una figura che rivestiva un particolare aspetto carismatico: aveva il compito di scacciare il demonio, aspergendo i fedeli di acqua benedetta nelle varie circostanze previste dalla liturgia o quando si sospettava la presenza del Maligno.
Oggi, se all’acqua benedetta sostituiamo il gel disinfettante antivirus, il quadro è completo.
Tutti noi siamo di specchiata moralità e di fede adamantina, discreti, puntuali, devoti, tutto come sopra; teniamoci pronti.
Don Gianni