L’offerta della domenica
I nostri cestini azzurri delle offerte si sono trasformati in un vaso di vetro all’ingresso: ma sapete perché le offerte si raccolgono nelle Messe? Che senso ha?
Fin dagli inizi del Cristianesimo, chi andava a Messa (allora si diceva andare alla riunione, all’assemblea), soprattutto chi partecipava all’Eucaristia e faceva la Comunione, portava qualcosa: pane, vino e altri beni in natura “per la chiesa”, cioè per tutta la comunità cristiana.
Queste offerte servivano anzitutto per l’Eucaristia: il pane e il vino, necessari per la comunione di tutti, erano portati dai fedeli. Le offerte raccolte venivano poi distribuite alle famiglie e alle persone più bisognose della comunità e ai sacerdoti che, dedicandosi a tempo pieno all’attività pastorale, lasciavano ogni altro lavoro.
Oggi le offerte sono in denaro, le ostie e il vino per la Messa sono preparati appositamente dalle suore. Noi, nella nostra comunità, cerchiamo di tornare un poco alle origini, vivendo la carità, almeno in parte, con il Carrello del Santuario, e stando vicini tutti al nostro Santuario, che ci accoglie ogni domenica.
Giovanna Gottero
Ho sempre apprezzato il modo di vivere la comunità nel Santuario, sia nella parola, che nel condividere il pane con i fratelli. Grazie Don Gianni e tutti i collaboratori che con discrezione lavorano nell’ombra
Diana
Grazie per questa piccola storia illuminante. Sarebbe forse utile, per chi decidesse, per scelta o necessità, di astenersi dal frequentare fisicamente la comunità per qualche tempo, l’indicazione di un canale per contribuire a questo aspetto della sua vita.
Perazzo giuseppina
Il carrello e’ stata un’idea grandiosa che permette a tutti di essere un po’ meno egoisti senza troppo sforzo. Grazie a tutti i volontari; il successo del carrello vi ha premiati.