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Kaori

Kaori

C’era una volta un principe che non aveva ancora trovato moglie. Il padre era preoccupato: “Quando morirò, tu diventerai imperatore solo se sarai sposato. È così che stabilisce la legge, perciò, figlio mio, devi trovare la tua sposa.”  Il principe decise allora di radunare a palazzo tutte le fanciulle del suo regno. “La più degna colpirà il mio cuore e la sposerò” si diceva il principe.

Il giorno stabilito si presentarono a palazzo tutte le fanciulle del regno, molte belle e avvolte in abiti ricchi e preziosi. Tra loro c’era anche Kaori, la figlia di una cameriera del re, che non era bella e neanche ricca. La mamma le aveva detto: “Non andare, il principe non ti degnerà di uno sguardo”. Kaori era stata irremovibile: “Andrò a palazzo, mamma. So che non sarò mai la prescelta, ma voglio almeno conoscere il principe.”  A tutte il principe annunciò la sua decisione: “Benvenute: vi darò un sacchetto con un seme, e chi  tra sei mesi mi porterà il fiore più bello diventerà mia sposa, la futura imperatrice.”

Kaori, appena tornata a casa, piantò il seme in un grande vaso di argilla.  Ogni giorno lo bagnava e si assicurava che né il freddo né il sole lo colpissero. Dopo un mese, dalla terra del vaso non era spuntato alcun germoglio.  Nulla.  Kaori consultò anziani giardinieri e applicò i loro consigli, ma dopo sei mesi il seme non era cresciuto, neanche una minuscola fogliolina.

Arrivato il giorno dell’udienza dal principe, Kaori decise di portargli ugualmente il suo vaso.  “Figlia mia, non andare – le ripeteva la mamma – come credi che reagirà il principe, vedendo un vaso vuoto?”.  Giunta a palazzo, Kaori si mise in fila dietro a centinaia di giovani donne, che tenevano tra le mani fiori bellissimi, stupendi, dai profumi inebrianti. Il principe ammirava ogni fiore Quando si presentò Kaori, il principe scrutò il vaso colmo solo di terra, con grande attenzione.  Dopo di lei sfilarono altre fanciulle, tutte orgogliose dei loro magnifici fiori.

Alla fine il principe si alzò dal trono e disse: “Mia sposa diverrà quella giovane donna, che tiene in mano il vaso di terracotta, da cui non è cresciuto alcun fiore”.  Le altre reagirono stupite: “Ma come? Non è giusto. Che decisione è questa?”.  Il principe spiegò: “Lei è l’unica che ha saputo far crescere il fiore dell’onestà. È degna di diventare imperatrice. I semi che vi ho dato erano senza vita; nulla poteva crescere da loro.”

Kaori e il principe si sposarono il primo giorno di primavera.

Antica fiaba tradizionale cinese

1 Comment
  • Perazzo Giuseppina
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    Molto carina. Siamo abituati alle favole moralistiche scritte più per gli adulti che per i bambini, ma questa esalta la sincerità, dote sempre più rara in un mondo dove si deve apparire, e parole e azioni sono per mostrarci agli altri.
    Ben venga il vaso solo pieno di terra se CRISTO GESÙ saprà vedere la nostra piccolezza ma anche il nostro desiderio di amarlo di più.

    7 Aprile 2021 at 19:15

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