Chi troppo vuole, nulla stringe
Fido stava attraversando a nuoto un fiume con un pezzo di carne in bocca. Aveva superato molti pericoli, prima di poterlo prendere dal bancone del macellaio ed era scappato via come il vento.
Mentre nuotava, vide riflessa nell’acqua la sua immagine, un cane con un pezzo di carne in bocca. “Guarda, guarda, un altro bel bocconcino. Oggi è proprio il mio giorno fortunato! “, disse fra sé e sè.
Non si era mai visto allo specchio e pensò fosse un altro cane. Tentò allora di fare un bel bis e di raddoppiare la sua razione di carne. Aprì la bocca per rubare il boccone all’altro cane e l’avidità lo tradì. Il suo pezzo di carne, conquistato con tanti pericoli, finì nel fiume.
Così Fido capì che è giusto perdere ciò che si ha, quando si vuole portare via quello che è di altri e non è nostro.
Liberamente tratto dalla favola dello scrittore Fedro.