Tutti i Santi
Ognissanti, 1° novembre, è anche definita giorno di Tutti i Santi, ricorrenza importante per la religione cristiana, perché celebrata in onore di tutti i Santi: è seguita dalla Commemorazione dei defunti il 2 novembre.
La denominazione antica in inglese di “giorno di tutti i Santi” era All Hallows’Day e la sera precedente al 1° novembre era chiamata anche “All Hallows’Even”(Sera), abbreviato in Hallows’Even, poi in Hallow-e’en ed infine in Halloween.
In origine Ognissanti cadeva a maggio, ma Papa Gregorio IV nell’835 spostò la festa al 1° novembre, giorno della consacrazione, in San Pietro, di una cappella alle reliquie dei Santi Apostoli e di tutti i Santi, martiri e confessori. Si intendeva così creare una continuità col passato, sovrapponendo la nuova festività cristiana a quella più antica celtica pagana di Capo d’anno, notte del 31 ottobre, festa che celebrava il periodo di riposo della natura e il momento di maggior contatto tra il mondo dei vivi e quello dei morti. Il colore della festa era il nero, simbolo del buio dell’inverno.
In più la Chiesa introdusse nel X° secolo una nuova festività dedicata ai Defunti il 2° novembre. Le due festività dei Santi e dei Defunti celebravano così la sconfitta della morte e del male. Ma sradicare il culto pagano non fu poi così facile.
Una curiosità: è del Medioevo l’abitudine a mascherarsi, usanza nata in Irlanda e Gran Bretagna, che si rifà alla pratica tardomedievale dell’elemosina, quando la povera gente andava di porta in porta a Ognissanti e riceveva cibo in cambio del proprio impegno a pregare per i defunti di chi dava loro qualcosa da mangiare. Shakespeare, ad esempio, menziona la pratica in “I due gentiluomini di Verona”, quando Speed accusa il suo maestro di «lagnarsi come un mendicante a Hallowmas [Halloween]».
Terry Gesess
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