Pane nero
Mamma tante volte, soprattutto quando ero bambina e i ricordi erano forse più vividi, mi raccontava dei chilometri fatti, rigorosamente a piedi, per un sacco di patate, o della maglia, tessuta con chissà cosa, che messa a bagno si scioglieva nell’acqua, o come il surrogato del caffè fosse tremendo ma almeno caldo, e ancora grazie se si trovava.
Torino sotto le bombe, il rifugio nella cantina di casa a lato della Microtecnica, il pensiero rivolto al fratello deportato in Germania e al fidanzato militare in Grecia. Ma aveva speranza e forza sempre. In Pane Nero ho ritrovato tante storie di donne, tanto coraggio e voglia di lottare e farcela, malgrado tutto.
Siamo proprio sempre in gamba!
Silvana